Cosa facciamoil dipartimento è composto da due laboratori riconosciuti di ricerca e diagnosi; il primo è specializzato su proteonica, metabolomica e biologia molecolare e clinica, il secondo invece sulle patologie dell'invecchiamento, malattie rare ed autoimmuni. Sono attivi due dottorati di ricerca, uno in fisiopatologia ed uno (unico in Italia) di proteomica, metabolomica, biochimica clinica, biologia molecolare clinica.
Il dipartimento ha in dotazione delle apparecchiature sofisticatissime per lo studio del DNA che permette di fare diagnosi non più di base ma ad un livello superiore; infatti attraverso lo studio delle proteine è possibile individuare l'insorgenza di patologie particolari o rare in fase iniziale o di un difetto genetico.
Il dipartimento è in possesso di strumenti di ultima generazione come il DHPLC, due SEQUENZIATORI DI
DNA, un macchinario per l'ELETTROFORESI CAPILLARE ed un PCRH. Alcuni di questi strumenti sono stati acquistati grazie a finanziamenti concesso dalla Duke University del North Carolina, Usa e il Max Planck Institute, Germania.
Il dipartimento è l'unica unità di biochimica clinica e biologia molecolare clinica dell'isola e l'unica unità di proteomica attrezzata in Sardegna con un dottorato di ricerca dedicato; offre un servizio di diagnostica alle strutture interne all'Azienda Ospedaliera Universitaria ma non eroga un'attività assistenziale diretta ai pazienti.
RicercaIl dipartimento è famoso in tutto il mondo per il progetto "AKeA" (acronimo di "A Kent’Annos", tradizionale augurio sardo che significa "a cent'anni"), basato sugli studi effettuati a partire dal 1997 dal team del Prof. Luca Deiana e presentato ufficialmente nel febbraio 2002. Il monitoraggio viene fatto su tutta la popolazione sarda.
I risultati dello studio "AKEA" sono stati pubblicati e presentati in vari simposi internazionali che hanno visto la partecipazione di ricercatori di tutto il mondo, giunti nell'isola per studiare il DNA dei Sardi, ed hanno suscitato anche l'interesse dei mass-media.
Nella Sardegna, infatti, è stata constatata la presenza di numerosi ultracentenari (nel luglio 2007 sono più di 330), in media circa 22 ogni centomila abitanti, contro una media tra gli 8 e i 10 in altre parti del mondo.
Sono state formulate molte spiegazioni di questa particolarità, come la qualità della vita o un particolare regime alimentare, ma principalmente gli studiosi sono interessati ad analizzare specifici fattori genetici che interagirebbero in concomitanza con i fattori ambientali.
Il dipartimento, inoltre, è uno dei pochi o addirittura l'unico al mondo a possedere una banca dati vastissima di dna, siero, plasma e cellule.
Dove SiamoIl Dipartimento è diviso in tre padiglioni: all'interno del Primo piano e piano terra della facoltà di Medicina e Chirurgia, al piano terra del Palazzo Clemente e nei locali della Facoltà di Veterinaria in via Vienna.