Terapie oncologiche a Sassari

Le precisazioni del direttore dell’Oncologia e della responsabile della Farmacia ospedaliera. Intervento del direttore sanitario dell’Aou

Sassari 13 novembre 2017 - Prima i controlli, le interviste ai pazienti sul loro stato di salute dall’ultima seduta chemioterapica, la verifica degli esami di laboratorio, poi ancora le visite e, infine, se ritenuto opportuno dal medico e in assenza di effetti collaterali, l’avvio alla seduta di chemioterapia programmata. Un iter che richiede in media un’ora, utile ad assicurare ai pazienti l’appropriatezza delle cure.
A descrivere questa perocedura, eseguita giornalmente sui pazienti oncologici in cura nei due day hospital dell’Aou di Sassari, è il direttore dell’Unita operativa di Oncologia Antonio Pazzola.
«Non tutti i pazienti possono iniziare la seduta contemporaneamente – sottolinea Antonio Pazzola – ma la mattina a essere visitati per primi sono proprio quelli che devono dare la chemioterapia. Dobbiamo però verificare che non abbiano avuto effetti collaterali. Per questo motivo li sottoponiamo a visite, controlli ed esami preliminari».
Una procedura che, una volta superata, consente di inoltrare la richiesta alla Farmacia ospedaliera per la preparazione del medicinale che sarà somministrato di lì a poco tempo.
Tra visite e seduta i pazienti restano nel day hospital per l'intera mattinata e la durata della seduta dipende anche dalla composizione chimica del farmaco. «Ma non c'è soltanto la somministrazione del chemioterapico – precisa il direttore di Oncologia – c’è la premedicazione, l’idratazione e il lavaggio vene».
Una procedura scrupolosa che si somma ai cicli di sedute chemioterapiche programmate. La Farmacia ospedaliera dell’Aou, infatti, prepara i medicinali antiblastici oltre che per i due dh della stessa Aou, dove al giorno si svolgono in media 35-40 sedute terapiche al giorno, anche per i centri degli ospedali di Alghero e Ozieri.
Da una analisi della Farmacia ospedaliera è emerso che «ci sono picchi di richieste nei primi giorni della settimana, per poi decrescere nei giorni di giovedì e venerdì».
«Il processo può sicuramente essere migliorato – afferma la responsabile della Farmacia ospedaliera Maria Grazia Moretti – automatizzato e informatizzato, dalla prescrizione alla somministrazione, così da essere ottimizzato per i tempi di allestimento delle terapie e per i tempi d’attesa dei pazienti».
La struttura al piano terra del Palazzo rosa di via Monte Grappa prepara in media 120 allestimenti al giorno, con picchi appunto nei primi tre giorni della settimana. Gli allestimenti vengono realizzati manualmente all’interno del centro Ufa, Unità di farmaci antiblastici.
Intanto, «un primo passo nella riorganizzazione dell'intero processo terapeutico si sta già realizzando – aggiunge Antonio Pazzola – dall’allestimento dei chemioterapici chimicamente più stabili già dal giorno prima della somministrazione all’interfaccia telematica diretta tra Oncologia e Farmacia tramite la cartella clinica elettronica».
«Si tratta di terapie importanti oltreché costose – afferma il direttore sanitario aziendale Nicolò Orrù – che devono essere preparate in via esclusiva e personalizzata e che non è possibile realizzare senza aver acuto il via libera dell’oncologo. L’informatizzazione e automazione della procedura richiede investimenti importanti, oltre 500 mila euro, ai quali l’azienda sta gia pensando. Una simile riorganizzazione delle attivita andrebbe a ridurre i costi, i tempi di attesa che oggi i pazienti, tra visita e inizio seduta, percepiscono dilatati, ma anche nella direzione di una ulteriore sicurezza delle cure erogata a favore dei pazienti».