Diabetologia, appuntamenti sempre diluiti nell'arco della giornata

Clinica, Medicina, San Pietro


Precisazioni del direttore del Servizio. La struttura si è trasferita da poco nel palazzo di Clinica Medica. L'azienda si scusa per eventuali disguidi


Sassari 25 maggio 2018 – «Gli appuntamenti dei pazienti che accedono al Servizio di Diabetologia sono diluiti nell'arco dell'intera giornata. In particolare, dal martedì al venerdì, le visite vanno dalle 7,30 alle 19,30. Una organizzazione che vige ormai da diverso tempo». Sono le precisazioni del responsabile della Diabetologia dell'Aou di Sassari Adolfo Pacifico che fuga le voci di una convocazione di pazienti tutti alla stessa ora la mattina.

«Può succedere a volte, invece, che i pazienti che vengono da fuori città arrivino al Servizio anticipatamente rispetto all'orario del loro turno. Questo rende la sala d'aspetto più affollata del previsto», prosegue.

Talvolta, poi, capita un alto afflusso di pazienti che, come avvenuto nei giorni scorsi, richiedono documentazione come piani terapeutici o certificati per il rinnovo della patente.

«Questo rallenta l'attività del Servizio e per questo motivo – spiega ancora il responsabile della Diabetologia – stiamo valutando la possibilità di studiare diverse modalità e orari di accesso a queste prestazioni, oltreché una riorganizzazione del lavoro e del personale».

Al momento il pubblico accede al Servizio il lunedì e il sabato dalle 7,30 alle 13,30 e dal martedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30.

L'Azienda si scusa per gli eventuali disguidi di questi giorni e ricorda che il Servizio, di recente, si è trasferito dal palazzo Clemente al primo piano della Clinica Medica. Uno spostamento necessario a consentire alla Cardiologia, che ha preso gli spazi prima occupati dalla Diabetologia, di effettuare le consulenza ai reparti delle stecche bianche e dello stesso Clemente, senza obbligare i pazienti ricoverati a uno spostamento fuori dalla struttura ospedaliera.

«Siamo convinti – afferma il direttore sanitario Nicolò Orrù – che una volta superata la fase del trasloco e del cambiamento si possa tornare a regime, così come quando il Servizio si trovava al Clemente».