Gestione del verde in ospedale

Tosaerba libera da Pixabay.com
Avviata dall'Aou di Sassari una manifestazione di interesse per la gestione del verde che riguarda le cooperative di tipo B che potranno impiegare soggetti svantaggiati previsti dalla legge 381/1991. Prevista la possibilità di attivare un percorso formativo per soggetti Sprar

Sassari 10 luglio 2018 – È stato rinnovato il 1° luglio il contratto dei quattro operai interinali che danno supporto alle unità in forza all'Ufficio tecnico dell'Aou di Sassari. Lo fa sapere la struttura compelssa Edile, impianti e patrimonio dell'Azianda ospedaliero universitaria di viale San Pietro che, a fine giugno, ha predisposto la manifestazione di interesse, tra cooperative sociali di tipo B, per l'espletamento di una procedura negoziata per l’affidamento del servizio di manutenzione del verde nelle aree pertinenziali del complesso clinico ospedaliero dell’Aou di Sassari. Un procedimento che, una volta concluso, consentirà di esternalizzare la gestione del verde con l'impiego di “soggetti svantaggiati”, così come previsto dalla legge 381/1991. Una precisazione doverosa che spegne le preoccupazioni e le polemiche infondate degli esponenti politici cittadini dei Riformatori.

I quattro lavoratori, ai quali è stato rinnovato il contratto, sono operai generici e le loro mansioni sono varie e diversificate. Non si tratta quindi di “giardinieri” in quanto questa figura, a oggi, non è prevista all'interno della dotazione organica.

Il bando, pubblicato di recente sul sito web dell'Aou di Sassari, è riferito a cooperative sociali di tipo B che, come prevede la legge numero 381 del 1991, “svolgono attività produttive finalizzate all'inserimento nel mondo del lavoro dei cosiddetti soggetti svantaggiati fisici e psichici, ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti”. Le cooperative sociali di tipo B possono svolgere qualsiasi attività di impresa – agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi – con la specificità di destinare una parte dei posti di lavoro così creati (almeno il 30 per cento) a persone svantaggiate, altrimenti escluse dal mercato del lavoro.

In relazione ai richiedenti asilo e rifugiati, nel bando è scritto che «l’appaltatore dovrà inoltre impegnarsi in sede di gara ad attivare un percorso formativo rivolto, per tutta la durata dell’appalto, alla formazione di soggetti che rientrino negli elenchi del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) individuate dal Comune di Sassari, con oneri per la formazione teorico pratica di dette figure che è ricompreso interamente nel canone di appalto».

In altre parole l’Aou non «ha deciso di esternalizzare il servizio di giardinaggio» così da impiegare i richiedente asilo al posto dei quattro lavoratori.

L'Azienda, invece, ha deciso di esternalizzare un servizio importante, come la gestione del verde, attraverso un bando pubblico riservato a cooperative sociali di tipo B che, oltre all'attiviazione di un percorso formativo a favore dello Sprar, preveda l'inserimento in organico del personale impiegato per l’esecuzione dell’appalto di “persone svantaggiate”. Tra queste sono ricompresi gli invalidi fisici, psichici e sensoriali, gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all’esterno.