Padiglione auricolare ricostruito perfettamente

Pronto soccorso, ingresso, Sassari
La direzione aziendale apre un'indagine interna per l'attesa nel trasferimento intraospedaliero. Secondo il direttore della Orl non ci sarebbe alcun rapporto causa effetto tra questa attesa e gli esiti dell'intervento

Sassari 1 dicembre 2018 - «L'intervento di innesto e ricostruzione di parte del padiglione auricolare reciso è avvenuto regolarmente e il paziente segue il normale decorso post-operatorio». Lo fa sapere il direttore della struttura di Otorinolaringoiatria dell'Aou di Sassari Francesco Bussu che questa mattina ha medicato insieme ai suoi collaboratori il paziente che, alcuni giorni fa, è stato aggredito da una persona nell'ingresso del palazzo in cui abita.

«Il frammento di cute e cartilagine durante la colluttazione è stato staccato completamente dal resto del padiglione auricolare – prosegue Francesco Bussu – e ha quindi perso l’apporto vascolare, impossibile da ripristinare anche alla luce delle piccolissime dimensioni dei vasi. La tempistica di ricostruzione, in questo caso, a differenza di altre patologie nelle quali l’apporto vascolare può essere ripristinato, rappresenta un fattore meno determinante».

«I miei collaboratori – afferma ancora l'otorino – hanno ricostruito perfettamente il padiglione auricolare, tuttavia gli esiti della procedura da un punto di vista estetico sono impossibili da predire».

Il primario, inoltre, fa sapere che «il paziente e i miei collaboratori mi hanno riferito che nessun medico della nostra struttura che lo ha visitato ha mai attribuito l'eventuale insuccesso, nel riattaccare il pezzo di padiglione auricolare, all'attesa da lui fatta in pronto soccorso».

Non ci sarebbe quindi alcun rapporto causa effetto tra l'attesa fatta dal paziente al pronto soccorso del Santissima Annunziata e gli esiti dell’intervento eseguito per riattaccare il pezzo di padiglione auricolare allo stesso paziente.

«Il paziente è arrivato in pronto soccorso alle 11,21 – informa il direttore del Pronto soccorso Mario Oppes – e gli è stato attribuito un codice giallo, perché vittima di un'aggressione e non per le condizioni cliniche. È stato visitato dal medico alle 12,50. È stato deciso quindi l'invio alla struttura di Otorinolaringoiatria di viale San Pietro, formalizzato con richiesta di consulenza alle 12,52». Un lasso di tempo considerato congruo dal direttore della struttura di viale Italia, anche in considerazione di altri casi presenti in quello stesso momento al Pronto soccorso, come quello del carabiniere ferito nella stessa aggressione, con una condizione clinica ben più grave. Il trasferimento in Orl è avvenuto alle 17,30.

Da una prima ricostruzione dei fatti, infine, l'attesa sarebbe da ricondurre a un ritardo nel trasferimento alla struttura di viale San Pietro. Ed è proprio limitatamente a questo aspetto che la direzione aziendale ha aperto un'indagine interna, per ricostruire nei dettagli cosa possa averlo determinato.