Cinque nuovi medici tra Pronto soccorso e Medicina d'urgenza

Pronto soccorso, ingresso, Sassari
Si punta a ridurre i tempi medi d'attesa. Nel 2018 registrati 46.319 accessi

Sassari 5 gennaio 2019 – «Non è possibile prevedere l'afflusso dei pazienti al pronto soccorso e, come tale, non è possibile neanche ipotizzare un numero di risorse umane che cambiano a seconda dell'afflusso. Sono contingenze che bisogna mettere in conto. Ma, sono sicuro, che facciamo tutto il possibile per i pazienti che arrivano al triage». A dirlo è Mario Oppes, direttore della struttura complessa di Pronto soccorso e osservazione breve intensiva e Medicina d'urgenza dell'Aou di Sassari, che commenta la giornata di particolare afflusso che si è registrata oggi al pronto soccorso del Santissima Annunziata. Intanto da dicembre la struttura complessa è stata potenziata con cinque medici.

«Di momenti di grande affollamento – prosegue – ce ne sono tanti e, non escludiamo, ce ne saranno altri. Caratterizzano una struttura come la nostra, dove non si accede per appuntamento».

In media al giorno, accedono al pronto soccorso sassarese, unica grande struttura del nord Sardegna, oltre 130 persone. «Talvolta – afferma ancora Mario Oppes – in un'ora arrivano 4 o 5 persone, in altri momenti, invece, si verifica un'altissima affluenza e in tempi brevissimi. Ecco allora che la “domanda” è sproporzionata rispetto alla possibilità di risposta. I professionisti, poi, hanno bisogno del loro tempo per effettuare le visite. Inoltre, il medico deve garantire al paziente un percorso assistenziale, dalla registrazione alla dimissione o al ricovero negli altri reparti, che richiede tempo».

Nella mattina di oggi in servizio erano presenti 3 medici mentre erano quattro nel pomeriggio: la risposta del pronto soccorso ha consentito così di ridurre il numero dei pazienti in attesa.

«È vero, però, che l'utenza cerca nel pronto soccorso quello che non ha trovato nei servizi territoriali gestiti da Ats – commenta ancora Oppes – e immagina di ottenere qui una prestazione immediata. È importante sapere che il pronto soccorso di un ospedale deve fronteggiare situazioni urgenti che ipotizzano il ricovero. Se non sono urgenti, e non sono poche, i cittadini devono rivolgersi al proprio medico di famiglia e ai distretti sanitari di Ats, e non dovrebbero accedere al pronto soccorso».

Quella sassarese è la struttura con un numero di accessi tra i più elevati in Sardegna. Nel 2018 sono stati registrati 46.319 accessi (46.422 nel 2017). Inoltre, dei pazienti che hanno fatto ricorso alla cure dei sanitari della struttura di viale Italia, 10.573 sono stati ricoverati (10.496 nel 2017). Dei pazienti registrati in accesso al pronto soccorso nel 2018, 2.372 sono stati tenuti in osservazione in Obi.

Sul totale degli accessi registrati il 4 per cento erano codici rossi, 38 per cento gialli, 49 verdi e 9 bianchi.

LA NOVITÀ. Cinque nuovi medici, intanto, da dicembre arricchiscono la dotazione organica della struttura diretta da Mario Oppes che dispone adesso di 30 medici, direttore compreso. Al Pronto soccorso e all'Osservazione breve intensiva (Obi) a regime, salvo malattie e assenze per ferie, i dirigenti medici sono un totale di 21 unità. La Medicina d'urgenza, anch'essa a regime, è composta da un totale di 9 medici.

«Grazie all'attenzione della direzione, si è riusciti a incrementare il personale – afferma Mario Oppes – che è molto difficile trovare sul “mercato”. Nel mese di dicembre, in pronto soccorso, l'incremento del numero dei medici ha prodotto una riduzione di 13 minuti nei tempi di attesa medi dei codici verdi. Rispetto ai dati riferiti all'intero anno 2018 parliamo di un -7 per cento. Se le cose dovessero restare tali, per il 2019 ci aspettiamo una riduzione notevole dei tempi d'attesa».

Si tratta di un obiettivo importante per la struttura di viale Italia che può contare su un organico composto per oltre l'80 per cento da medici al di sotto dei 40 anni d'età.