"Professionisti e uomini per assistere i pazienti"

AOU SASSARI_Giornata del malato 2019
Il direttore generale dell'Aou ha tenuto un breve discorso a margine della celebrazione religiosa officiata dall'arcivescovo in occasione della giornata del malato.


Sassari 15 febbraio 2019 - Pubblichiamo il breve discorso che il direttore generale dell'Aou, Antonio D'Urso, ha tenuto in occasione della giornata del malato. La cerimonia che si è svolta nella sala d'attesa delle Stecche Bianche in viale San Pietro ha visto la partecipazione numerosa di fedeli e pazienti.
A concelebrare la funzione religiosa è stato l'arcivescovo di Sassari, monsignor Gianfranco Saba, assieme ai cappellani dell'ospedale.




"Buon pomeriggio a tutti voi.

Per la nostra azienda sanitaria è un grande onore poter ospitare la SS. Messa per un evento così spiritualmente importante come è la XXVII Giornata Mondiale del Malato.

Innanzitutto vorrei condividere insieme a voi la scelta fatta con Arcivescovo di Sassari Monsignor Saba di organizzare questa Santa Celebrazione non in un ambiente riservato al culto come la Cappella del settimo piano del SS. Annunziata ma in un vero e proprio luogo sanitario, la c.d. “Sala grande” delle Cliniche Universitarie popolarmente conosciute come “Stecca bianca”. Tale scelta vuole confermare con forza ed entusiasmo che l’Ospedale è davvero una grande famiglia a supporto dei più deboli; un universo composto da infermieri, OSS, dirigenti medici, personale tecnico e amministrativo che ruota attorno al Malato, vero fulcro dell’intero sistema. E’ il Paziente, con la sua sensibilità, la sua malattia, le sue attese che deve essere il principale elemento su cui tutta l’azienda deve porre sempre e sempre più le proprie attenzioni. Un impegno che va ben oltre gli aspetti clinico-professionali ma che, attraverso il concetto di gratuità così ben rappresentato dall’Arcivescovo nella sua toccante omelia, deve sostenere il malato anche dal punto di vista umano in quanto persona bisognosa di cure che sta vivendo un tempo difficile sia dal punto di vista fisico che psicologico.

“Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa, che ha fatto la tua rosa così importante.” ci ricorda Antoine de Saint-Exupéry nel suo Piccolo Principe. E così deve essere anche per tutti noi che lavoriamo in Ospedale per costruire una sanità migliore: dobbiamo essere grandi professionisti in tutto ciò che facciamo ma anche grandi uomini, col cuore aperto dimostrando attraverso i piccoli grandi gesti di tutti i giorni che il Paziente è davvero qualcosa di importante, di prezioso, confermando continuamente l’importanza della nostra umanità, l’assoluta bellezza del dare a prescindere da ciò che si riceve.

Spesso poi non ci accorgiamo quanta ricchezza ci viene offerta proprio dai nostri Pazienti: un grazie per una parola detta con il cuoreo per l’umanizzazione delle cure offerte, un sorriso per un progetto che migliora l’esperienza del Paziente in ospedale, uno sguardo affettuoso per aver alleviato la sofferenza. Si tratta di un tesoro che talvolta perdiamo disperso nel nostro tran tran lavorativo quotidiano affaccendati dalle questioni operative, dai problemi organizzativi, aspetti che, per quanto importanti, non sono niente davanti alla tristezza di un malato che soffre o di chi purtroppo non ha una speranza di un futuro migliore.
Proprio in questo senso voglio infine fare un ringraziamento personale ai Cappellani dell’Ospedale che mettono tanto impegno e passione nella loro difficile missione e alle tante associazioni di volontariato che ogni giorno accudiscono con amore e dedizione i nostri malati".


Antonio D’Urso
Direttore Generale
AOU Sassari