Nuove barelle in Pronto soccorso, nessuna fila di ambulanze

AOU SASSARI_Pronto Soccorso Sassari
Precisazioni della responsabile della struttura di viale Italia: la dotazione dei presidi è stata aumentata in vista del periodo più "caldo" dell'estate

Sassari 20 agosto 2022 - "Assenza di barelle e ambulanze in fila all'esterno del pronto soccorso per ore? Niente di tutto questo. I presidi ci sono, sono sufficienti e non ci sono code di ambulanze, né all'interno né all'esterno della camera calda del pronto soccorso". E' la risposta che arriva direttamente dalla struttura di viale Italia, a precisazione di una notizia apparsa oggi su un quotidiano on line locale.

"In occasione del periodo estivo più 'caldo' - afferma Maria Piera Ruggiu, responsabile del Pronto soccorso - la dotazione di barelle è stata aumentata e, adesso, è sufficiente ai nostri bisogni. A queste, poi, si aggiungono i presidi di cui già disponevamo e i letti in dotazione nella costruzione adiacente all'ingresso, e in cui facciamo il pre-triage.
"Questa situazione - prosegue la dottoressa - ci permette di accogliere subito i pazienti che vengono portati dalle ambulanze senza che gli operatori del soccorso 'debbano attendere ore'. E se prima poteva accadere di rado, posso dire che l'attesa non ha mai superato la mezzora".

Per la dottoressa Ruggiu "questa è un' attesa tecnica, conseguente alle operazioni di trasferimento dei pazienti, spesso critici, dall'ambulanza alla barella del reparto. Queste operazioni, ricordo, avvengono all'interno di una struttura che in questo momento accoglie non solo i pazienti del territorio sassarese ma anche di una buona parte dell'utenza che, normalmente, accede nei pronto soccorso di altre provincie, ultimamente in difficoltà. Andrebbe compreso da tutti che spesso, essendo il nostro un centro Hub, arrivano in contemporanea diverse ambulanze. In questi casi i tempi rischiano di dilatarsi".

In caso di arrivi simultanei di pazienti critici che necessitano di assistenza immediata, "si creano i presupposti per un ulteriore impiego di risorse umane - aggiunge -, cioè di medici, infermieri, personale ausiliario e operatori socio sanitari con conseguente allungamento dei tempi. Considero questo processo, però, un segnale di triage che funziona e che mette in primo piano il bene del paziente critico. Siamo consapevoli che il prezzo da pagare è un minimo ritardo nelle operazioni di "sbarellamento" che comunque, come già detto, non supera mai i 30 minuti. Eventuali immagini fotografiche che segnalano delle piccole file di ambulanze sono occasionali e non riflettono assolutamente l'attività che viene svolta all'interno del Pronto soccorso di Sassari, dove tutte le scelte sono ponderate e vengono messe in atto da infermieri esperti nell'attività del triage ospedaliero".

Se è vero che in questi giorni la media degli accessi giornalieri dei pazienti non è mai scesa sotto quota 130 (con un picco di 170 soltanto nelle ultime 24 ore), "in questo momento - afferma ancora - in attesa abbiamo 5 pazienti in codice giallo e 4 in codice verde e all'esterno non ci sono ambulanze".

All'esterno del Pronto soccorso è stata inoltre allestita un'area per accogliere i parenti in attesa, e per i pazienti non autosufficienti, è garantito l'accesso dei care-giver dopo l'esclusione di una positività al Covid. "Siamo consapevoli che la sala d'attesa ideale non è quella che offriamo in questo momento, ma attualmente, sia per la logistica della struttura e sia per le limitazioni legate alla presenza di potenziali pazienti positivi, non abbiamo altra scelta. Da parte nostra cercheremo di ottimizzare ulteriormente l'accoglienza dei pazienti", conclude Maria Piera Ruggiu.

L'Aou di Sassari, infine, ha in fase di progettazione il nuovo pronto soccorso che potrà dare risposte e offrire una migliore ricettività per pazienti e loro familiari-accompagnatori.