L’Aou di Sassari in prima linea contro il melanoma

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Il 9 settembre, in collaborazione con Intergruppo Melanoma Italiano, open day nelle Dermatologie aziendali con visite gratuite per il controllo dei nei e un incontro educazionale con il gruppo multidisciplinare del Pdta dedicato alla patologia tumorale. I consigli degli esperti dell’Azienda di viale San Pietro, tra comportamenti corretti per ridurre i rischi e screening periodici. Oggi la malattia si combatte con nuovi farmaci e terapie mirate

Sassari 6 settembre 2022 – In Sardegna si stima che ogni anno si registrino circa 180/200 casi di melanoma, con tassi di incidenza tra Nord, centro e Sud dell’Isola più elevati nelle prime due aree e un’incidenza, per età, maggiore nella popolazione giovanile. La comparsa di questo tumore maligno della pelle è legata, in modo particolare, all'esposizione ai raggi ultravioletti e varia anche a seconda della sensibilità dei caratteri costituzionali del soggetto. Può manifestarsi su lesioni benigne già esistenti o con l'insorgenza di nuove lesioni. È una patologia che ha un’incidenza in rapidissima crescita a livello mondiale.
Ecco, allora, da una parte l’importanza di adottare comportamenti che possono ridurre il rischio di insorgenza della malattia, dall’altra la necessità di un’efficace attività di prevenzione, con visite periodiche dal dermatologo o con la partecipazione a screening dedicati.

Proprio a questo mira il progetto Link Me che, il 9 settembre, vedrà partecipare gli specialisti dell’Aou di Sassari. L’appuntamento, che in Italia si è già svolto in altre 7 città, è organizzato dall’Intergruppo Melanoma Italiano (Imi), presieduto da Ignazio Stanganelli, direttore dello Skin Cancer Unit all’Irccs Irst Istituto Tumori Romagna e professore associato dell’Università di Parma.
In campo per i cittadini a Sassari, nell’open day «Melanoma conoscerlo per combatterlo», ci sarà il gruppo multidisciplinare che si occupa del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta), nato per prendere in carico il paziente con melanoma o sospetta patologia.
Dalle 9 alle 12,30 i medici della Dermatologia del Santissima Annunziata e della Clinica dermatologica offriranno ai pazienti visite specialistiche gratuite per il controllo dei nei.
L’iniziativa prevede anche un momento educazionale aperto a tutti che, dalle 12,30 alle 13, si svolgerà nell’aula A del centro biologico di viale San Pietro 43B. L’incontro, con la partecipazione degli esperti dell’Aou sassarese, sarà l’occasione per parlare di prevenzione, diagnosi precoce e nuovi trattamenti utili ad aumentare la probabilità di guarigione.
Non mancheranno i consigli sui comportamenti da adottare per evitare l’insorgenza della malattia. Tra questi esporsi al sole in maniera moderata sin da bambini ed evitare le ustioni; utilizzare cappellini, occhiali da sole e creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle; non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata; evitare l’uso di lampade e lettini abbronzanti.

Un ruolo fondamentale nella prevenzione del melanoma lo svolgono i dermatologi che forniscono le indicazioni cliniche utili alla diagnosi.
«Grazie alle metodiche a nostra disposizione – afferma la professoressa Maria Antonietta Montesu della Clinica dermatologica dell’Aou di Sassari –, come la dermatoscopia che aumenta la sensibilità diagnostica per il melanoma rispetto alla semplice visione ad occhio nudo, oggi possiamo identificare la malattia in maniera precoce».
Si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza uno strumento ottico chiamato dermatoscopio. Attraverso questo lo specialista osserva i diversi modelli dei nei, non visibili normalmente, riconoscendo eventuali segni del melanoma o di altri tumori della pelle.
«Rispetto a quanto avveniva 20 o 30 anni fa – afferma ancora la professoressa Montesu – da parte dei pazienti c’è una maggiore sensibilizzazione a un controllo periodici dei nei. E i casi che identifichiamo sono, in prevalenza, forme precoci e, per questo, meno aggressive, risolvibili con l’asportazione se la lesione è superficiale. In questo caso la prognosi è, con grande probabilità, buona».

Oltre alla prevenzione, il miglioramento della sopravvivenza dei pazienti con melanoma avviene anche grazie a nuovi approcci e terapie. «Oggi la medicina – afferma professor Giuseppe Palmieri, responsabile nell’Aou di Sassari del Day hospital Immuno-oncologico della Medicina interna ad alta specializzazione per il trattamento dei tumori – si trova davanti a una vera e propria rivoluzione legata alla migliore classificazione dei diversi tipi di melanoma che possono differenziarsi per le caratteristiche biologiche e cliniche delle lesioni nonché per la risposta alle terapie.
«E sebbene nel melanoma lo stadio avanzato o inoperabile della malattia rappresenti una parte minoritaria, non superiore all’8 per cento dei casi – prosegue – una più lunga sopravvivenza rispetto al passato può essere assicurata con l'utilizzo combinato di farmaci biologici innovativi. Inoltre, l’introduzione delle terapie adiuvante e neo-adiuvante sta diventando una nuova strategia per ridurre significativamente le recidive».

A Sassari, l’Aou ha voluto valorizzare l'approccio multidisciplinare alla malattia e, attraverso un Pdta, ha coinvolto diverse specialità: dalla Dermatologia alla Diagnostica per immagini e alla Radioterapia, dalla Chirurgia all'Oncologia e alla Psicologia, dall'Anatomia patologica e Biologia molecolare alla Genetica medica.
«Con questo tipo di approccio – sottolinea il professor Antonio Cossu, direttore dell’Anatomia Patologica – la battaglia al melanoma ha cambiato volto, sia in fase di prevenzione sia di cura della patologia
«La presenza di un team dedicato con competenze specifiche rende il nostro centro un punto di riferimento nel trattamento del melanoma. Questa nostra sinergia rappresenta la miglior strategia per un appropriato ed efficace percorso diagnostico-terapeutico, personalizzato sulle esigenze del singolo paziente», conclude professor Cossu.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al supporto incondizionato di Novartis.