Aou Sassari riferimento per la chirurgia robotica

Intervento Robot Patologia Chirurgica

Realizzati in un anno 203 interventi con i robot dedicati alla specialistica ortopedica e con quello per la chirurgia multidisciplinare

Sassari 3 maggio 2023 – L’Aou di Sassari è all’avanguardia nella chirurgia robotica assistita. Sono 203 gli interventi realizzati in un anno con i tre apparecchi acquistati dall’Azienda di viale san Pietro nella seconda metà 2021 ed entrati in funzione nel 2022. Si tratta di due strumenti per la chirurgia ortopedica e di uno per l’attività chirurgica multidisciplinare. I primi due sono finalizzati agli interventi per le protesi di anca e ginocchio, il terzo è destinato alla chirurgia ad alta complessità dell’Urologia, della Ginecologia, della Chirurgia generale, e che prevede un utilizzo futuro anche da parte dell’Otorinolaringoiatria, e della chirurgia Maxillo-facciale.

I tre robot sono stati acquistati grazie al finanziamento previsto dalla legge regionale numero 20 del 6 dicembre 2019, che promuove tecniche innovative di chirurgia assistita da robot e l’alta qualificazione del personale dedicato.

Con l’arrivo dei tre robot prosegue il processo di investimento in tecnologia e innovazione avviato dall’Aou di Sassari. Un iter che proprio in questi anni ha avuto un forte impulso. Azioni che si inseriscono all’interno di un quadro avviato dalla direzione strategica e volto al miglioramento della gestione del paziente, delle tecnologie a disposizione per la cura dell’utenza, del miglioramento delle strutture quindi alla realizzazione di una nuova piattaforma per le sale operatorie per la loro gestione, quasi completamente informatizzata.

«Nel periodo Covid – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio Lorenzo Spano – siamo stati in grado di attivare la chirurgia robotica. E solamente nel primo anno di attività abbiamo fatto oltre 200 interventi, diventando la prima azienda in Sardegna. E forse anche una delle migliori a livello di performance di tutto il centro sud Italia. Continueremo a lavorare per dare una risposta assistenziale di altissimo livello. Questo anche perché la chirurgia robotica rappresenta una nuova e importante attività per la nostra Azienda – prosegue Spano – e dal punto di vista della didattica potrà portare dei notevoli vantaggi. Il dipartimento chirurgico ha dimostrato di concentrare in quest’anno di attività un numero elevato di interventi che vedono l’utilizzo del robot», conclude il manager sassarese.


Gli interventi con i robot
  • Intervento Robot Ortopedia SS_Annunziata
  • Intervento Clinica Ortopedica
  • Chirurgo al Robot
  • Intervento Robot Ginecologia
  • Intervento Robot Urologia



Con i due sistemi di chirurgia robotica assistita, l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari rafforza il suo ruolo di hub ospedaliero universitario e assume un indubbio ruolo di primo piano in questa specialità.
Quali i vantaggi? La tecnologia robotica permette di migliorare la precisione e la ripetibilità del gesto chirurgico, con la possibilità di garantire un perfetto posizionamento delle componenti protesiche, garanzia di maggiore durata dell’impianto.

I robot chirurgici ortopedici
Il Mako (utilizzato al Santissima Annunziata) è un sistema robotico utilizzato in ortopedia per interventi di chirurgia protesica, unico sistema robotico utilizzato in ortopedia per chirurgia protesica di anca e di ginocchio. È composto da un braccio robotico dotato di fresa, un modulo di visione con telecamera a raggi infrarossi utilizzato dal chirurgo per visualizzare l’anatomia del paziente e gli strumenti. Consente, inoltre di visionare le informazioni necessarie per l’esecuzione dell’intervento. Dispone, poi, di un modulo guida dal quale viene gestito il software di pianificazione e simulazione dinamica tridimensionale dell’intervento e di valutazione intra-operatoria.

Con il robot Cori (utilizzato nelle stecche bianche) i chirurghi ortopedici potranno intervenire con maggiore accuratezza e precisione nel posizionamento delle protesi del ginocchio, sia mono compartimentali sia totali.

Il chirurgo utilizza le informazioni sull'anatomia articolare per determinare la dimensione e la posizione corretta dell'impianto. Quindi crea un piano chirurgico personalizzato, costruito appositamente per le esigenze del paziente. Con il robot viene rimosso fisicamente solo le superfici articolate degenerate, preparando il sito per la protesi prima che questa venga posizionata e impiantata.

La chirurgia robotica multidisciplinare
Il terzo robot per la chirurgia multidisciplinare è il sistema noto anche con il nome "Da Vinci". Arrivato alla quarta generazione, questo robot è considerato una vera e propria evoluzione della chirurgia mininvasiva. È impiegato per il 70 per cento circa negli interventi di Urologia (prostatectomia radicale, ma anche di nefrectomia parziale e radicale e ricostruzione plastica del giunto pieloureterale) quindi negli interventi di chirurgia ginecologica oltre che in quella addominale e toracica.
È composto da un macchinario che regge quattro bracci robotici, su ognuno dei quali vengono installati diversi strumenti: dal bisturi alle forbici, da elettrobisturi, per effettuare elettro-cauterizzazioni, a telecamere che consentono al chirurgo una completa visione da una console.
Il chirurgo, infatti, non si trova al tavolo operatorio, come avviene con l'operazione a cielo aperto (open) o in laparoscopia, ma a una console, davanti a un pannello di controllo. Qui attraverso due mirini, guarda su un monitor un'immagine tridimensionale (3D) della procedura che sta portando avanti e, nel contempo, manovra i bracci robotici all’interno del corpo umano con dei pedali e due controlli manuali. Al tavolo, comunque, restano sempre un aiuto chirurgo che posiziona i bracci del robot e controlla la procedura, il ferrista e l’anestesista.


Le strutture che utilizzano i robot

Traumatologia e Ortopedia Santissima Annunziata
Dottor Francesco Cudoni, direttore
«Riteniamo che l’adozione della tecnologia robotica consenta alla nostra struttura di offrire una maggiore offerta per la cura della patrologia artrosica sia dell’anca sia del ginocchio, una maggiore ripetibilità dell’atto chirurgico che può essere “certificato” attraverso la reportistica generata dal robot e uniformata tra gli operatori. Quindi ancora una razionalizzazione nel numero di set che vengono utilizzati, la riduzione di consumo di sangue e farmaci, la riduzione della degenza post-operatoria e riabilitazione, con un risparmio economico rispetto alla chirurgia manuale.
L’obiettivo che ci proponiamo è chiaramente quello di incrementare il numero di interventi per impianti protesici di anca e ginocchio, offrendo questa opportunità a un numero sempre maggiore di pazienti. Attualmente la robotica ortopedica a nostra disposizione è l’unica presente in Sardegna, oltre a essere una delle poche nel centro-sud Italia, all’interno di strutture sanitarie pubbliche. Puntiamo anche a diventare centro di formazione per la protesica robotica in Sardegna.
Questo risultato premia l’interesse scientifico e professionale della nostra équipe chirurgica ortopedica e gratifica l’approccio manageriale della nostra dirigenza aziendale che ha sostenuto il progetto di chirurgia robotica».

Tipologia di interventi effettuati
Protesi di ginocchio e protesi d’anca

Inizio attività: gennaio 2022


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In Aou Sassari la tecnologia robotica Mako



Clinica Ortopedica
Francesco Pisanu, dirigente medico:
«Per un reparto come il nostro che ha sempre focalizzato l’attenzione sulla chirurgia di elezione, l'assistenza robotica per la chirurgia protesica rappresenta non solo il nostro tentativo di stare sempre aggiornati e al passo coi tempi, ma anche una promessa di riduzione dell’errore umano e di maggior riproducibilità del risultato, riducendo la curva di apprendimento della chirurgia protesica. Il sistema robot-chirurgo offre anche una occasione didattica per i nostri giovani specialisti in formazione, che si troveranno nel prossimo futuro sempre più coinvolti dalle nuove tecnologie.
I giovani chirurghi specializzati, avvantaggiati nell'utilizzo delle tecnologie digitali, hanno la possibilità di apprendere l'arte della chirurgia protesica più velocemente e con la possibilità di comprendere a fondo le caratteristiche biomeccaniche di un’articolazione e del mezzo protesico che andrà a sostituirla.
La chirurgia robotica assistita non è né un punto di arrivo, né un punto di partenza. La chirurgia protesica ha alle spalle circa 50 anni di storia e l'assistenza robotica negli ultimi 20 anni ha avuto una crescita esponenziale in termini di diffusione ed evoluzione. Di anno in anno vengono introdotti sul mercato nuovi e sempre più evoluti robot chirurgici».

Tipologia di interventi effettuati
Protesi di ginocchio totali e monocompartimentali robot-assistite.

Inizio attività: gennaio 2022



Clinica di Ostetricia e ginecologia
Professor Giampiero Capobianco, direttore
«La chirurgia robotica rappresenta oggi una strategia chirurgica consolidata e adottata di routine per offrire alle donne, soprattutto sovrappeso e obese, affette da tumore maligno, la migliore chirurgia possibile in termini di mini-invasività e precisione chirurgica.
La disponibilità di una doppia consolle robotica permette di poter svolgere l’intervento da parte di un chirurgo in formazione sotto la continua e costante visione del chirurgo esperto che può in qualunque momento assumere i comandi del robot affiancando ed istruendo il chirurgo in formazione. Questo tipo di strategia ci permette di poter ridurre la curva di apprendimento e formare più rapidamente chirurghi meno esperti.
La chirurgia robotica rappresenta il punto di partenza per la nostra Clinica costituendo il primo tassello di un percorso di innovazione tecnologica in chirurgia ginecologica volta ad offrire il miglior approccio chirurgico a tutte le pazienti».

Tipologia di interventi effettuati
Circa il 90 per cento delle procedure sono state isterectomie con biopsia del linfonodo sentinella in donne affette da tumori maligni dell’utero. In programma le procedure di chirurgia dei prolassi genitali.

Inizio attività: gennaio 2022.



Patologia chirurgica
Professor Fabrizio Scognamillo, direttore
«Lo sviluppo della tecnica robotica rappresenta il naturale completamento del percorso iniziato negli anni 90 con l’avvento della chirurgia laparoscopica. Durante questi anni presso la Patologia Chirurgica abbiamo portato avanti un programma di sviluppo di tutte le tecniche mininvasive applicate ai diversi campi della chirurgia generale. In particolare nel campo delle neoplasie colorettali negli ultimi anni siamo arrivati a trattare oltre il 95 per cento dei pazienti con tecnica laparoscopica e di microchirurgia transanale con una media di circa 100 casi/anno. Questi numeri sono di gran lunga superiori agli standard qualitativi nazionali e anche per questo motivo siamo stati inseriti nel 2022 fra i 10 Centri Italiani di Riferimento per i Corsi di Alta Formazione organizzati dalla ACOI, principale Associazione dei Chirurghi italiani.
La formazione dei giovani chirurghi è una delle missioni della nostra Azienda Ospedaliero Universitaria e in questo senso la robotica fornisce una opportunità formidabile. La piattaforma robotica di cui si è dotata la nostra Azienda è certamente la più moderna attualmente in commercio ed è dotata di una doppia postazione e di un programma di simulazione estremamente evoluto.
In chirurgia non esiste un punto di arrivo. In un campo in continua evoluzione scientifica e tecnica occorre una predisposizione ad aggiornarsi e impegnarsi per rimanere al passo con la tecnologia. Oltre a migliorare nel campo della robotica in termini di qualità e numeri già sappiamo che in un futuro molto prossimo saremo chiamati a confrontarci con le opportunità che arriveranno dalla evoluzione tecnologica come ad esempio la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e il metaverso».

Tipologia di interventi
In prevalenza neoplasie maligne del colon retto quindi interventi per neoplasie dello stomaco e correzione di difetti della parete addominale.

Inizio attività: gennaio 2022



Clinica Urologica
Professor Massimo Madonia, direttore
«Nell’Urologia a Sassari, con questo robot facciamo un grande passo in avanti e ci mettiamo al pari altre strutture in Italia. Si tratta di uno strumento preciso in modo particolare per le manovre, perché ha una mobilità maggiore e arriva ad avere un grado di movimento più ampio e preciso rispetto a quello della mano.
Questo tipo di chirurgia, inoltre, fa registrare un minor dolore post operatorio, minori rischi di infezione, ridotte perdite di sangue e quindi minori trasfusioni, cicatrici molto più piccole rispetto agli interventi open. A questi si aggiungono una più breve degenza in ospedale, un recupero funzionale più celere e, nel caso della resezione totale della prostata, consente di preservare il fascio nervoso, così da conservare la funzionalità dell’organo sessuale per una migliore qualità di vita del paziente».

Tipologia di interventi
Prostatectomie radicali, nefrectomie radicali, parziali, pielolitotomia, giuntopieloplastica, cistectomia radicale.

Inizio attività: ottobre 2021



Clinica chirurgica
Professor Alberto Porcu, direttore:
«L’intervento con la chirurgia robotica assistita rappresenta senz'altro la sfida di proporre interventi molto invasivi in un'ottica mininvasiva e quindi meno traumatica per i nostri pazienti già provati da patologie neoplastiche molto invalidanti.
La chirurgia robotica gioca un ruolo di primaria importanza per quanto riguarda la formazione dei giovani chirurghi. Permette la diretta visione del campo operatorio tramite schermi posti in sala operatoria, attraverso i quali gli operatori sanitari possono osservare l’intervento così come lo vede chi sta operando.
Inoltre, la doppia console di cui è provvisto il robot attualmente in uso nelle nostre sale operatorie, offre la possibilità agli specializzandi di collaborare con un chirurgo esperto o tutor, aumentando l'efficienza della formazione.
Si tratta di un punto di partenza. L'esperienza in chirurgia robotica offre la possibilità di reinterpretare procedure già consolidate con tecnica open in maniera mininvasiva, aumentando quindi le alternative operative proposte dalla Clinica Chirurgica al paziente, andando inoltre a migliorare l'offerta formativa per i giovani specializzandi».

Tipologia di interventi effettuati
Tutti gli interventi chirurgici effettuati in Clinica chirurgica sono stati eseguiti su pazienti affetti da patologia neoplastica. Le procedure eseguite sono resezioni anteriori del retto, gastrectomie subtotali, esofagectomie, nefrectomia totale, duodenocefalopancreasectomie e spleno pancreasectomie totali.

Inizio attività: marzo 2022