L'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari è un centro di riferimento autorizzato. Leggi le modalità previste dalla legge in materiaLa
legge numero 10 del 10 febbraio 2020 ha dettato le norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti
post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica.
Ogni cittadino maggiorenne (per i minori è previsto un iter diverso stabilito dall'articolo 6 della legge 10/2020), capace di intendere e di volere, può quindi esprimere il consenso all'utilizzo del corpo e dei tessuti dopo la propria morte.
Così come per le Dichiarazioni anticipate di trattamento (
Dat) è prevista la figura del fiduciario. Questo ha l'onere di comunicare l'esistenza del consenso specifico al medico che accerta il decesso del soggetto che desidera donare il proprio corpo a fini di studio, formazione e ricerca scientifica. Il fiduciario deve poter contare su un suo sostituto nel caso sia impossibilitato a svolgere il proprio ruolo.
La
dichiarazione di consenso alla donazione post mortem potrà essere redatta con atto pubblico, con scrittura privata autenticata, con scrittura privata consegnata personalmente dal disponete all'ufficio dello stato civile del comune di residenza del disponente medesimo.
La
dichiarazione di consenso quindi deve essere consegnata all'azienda sanitaria di appartenenza che ha l'obbligo di conservarla e di trasmettere alla Banca dati Dat per via telematica i contenuti informativi.
La
revoca del consenso alla donazione può essere fatta dal disponente in qualsiasi momento e deve essere sempre comunicata all'azienda sanitaria di appartenenza.
Autorizzati a conservare e utilizzare i corpi dei defunti sono i
Centri di riferimento individuati dall'articolo 4 della legge 10/2020. Tra questi
rientra l'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
Il Centro, dopo aver avuto notizia della disponibilità di una salma, in stretto coordinamento con la Direzione medica del presidio ospedaliero, consulta la Banca dati Dat per verificare l'esistenza della dichiarazione di donazione e che questa sia stata espressa nelle modalità previste dalla legge.
Dopo la verifica, il Centro
dispone il trasferimento della salma dal luogo in cui si trova alla sala autoptica della struttura di Anatomia e istologia patologica che ne cura la custodia e la conservazione.
Conclusi i termini per la custodia e conservazione (la legge prevede 12 mesi) della salma quindi per il suo utilizzo ai fini didattici e della ricerca, il Centro contatta i familiari per verificare la possibilità di restituire il corpo. Il Centro può anche contattare le strutture cimiteriali per la tumulazione del corpo.
Scarica il modulo di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem [file.pdf]