Parkinson, approccio e gestione della malattia


Specialisti si formano sulla gestione delle fluttuazioni motorie e sui sintomi depressivi del paziente affetto dalla patologia. Il corso, patrocinato da Aou Sassari, si svolgerà domani al Grazia Deledda con la partecipazione di esperti sardi e della penisola

Sassari 23 novembre 2023 - Quattro sessioni di alta formazione dedicate alla malattia di Parkinson e che offriranno a 25 medici specialisti in neurologia, geriatria, psichiatria, medicina generale (medici di famiglia), medicina fisica e riabilitazione un'occasione per un approfondimento specifico.

A dare questa opportunità sarà il corso "come ottimizzare la gestione delle fluttuazioni motorie, non motorie e dei sintomi ansio-depressivi?", organizzato dalla Neurologia dell’Aou di Sassari, con il patrocinio della stessa Aou.

Il corso si aprirà domani 24 novembre alle ore 9 nella sala conferenze dell'hotel Grazia Deledda di Sassari e vedrà la presenza di esperti nel settore provenienti dalle aziende del servizio sanitario della Sardegna (Aou Sassari, ASL Sassari, Aou Cagliari) delle Università di Sassari e Cagliari e dall'Istituto Besta di Milano.

La malattia di Parkinson (MP) costituisce la seconda patologia neurodegenerativa dopo la malattia di Alzheimer, con una prevalenza stimata di circa il 2% nella settima decade di vita. Tradizionalmente classificata nell’ambito dei disordini del movimento, per via della presenza dei tipici sintomi motori come bradicinesia, tremore a riposo e rigidità, è in realtà spesso associata a disturbi non-motori, compresi quella della sfera neuropsichiatrica quali apatia, ansia e depressione.

«L’obiettivo di questo corso – afferma professor Paolo Solla, direttore della Neurologia sassarese e responsabile scientifico del corso – è quello di trattare e discutere il migliore approccio per il rapido riconoscimento delle fluttuazioni motorie e non motorie e le possibili strategie, anche per migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti. La valutazione di differenti target terapeutici, le scelte farmacologiche e le strategie complementari di tipo preventivo costituiscono un quadro che, necessariamente, noi medici dobbiamo conoscere, anche nell'ottica di una migliore cura e assistenza».

Durante il corso, inoltre, si parlerà anche di terapie complementari nella gestione del paziente parkinsonsoniano. Emerge sempre più, infatti, l’approccio olistico con una maggiore attenzione a strategie legate all’attività fisica preventiva adattata.