Nell'aula magna del complesso biomedico l'incontro con la sesta commissione regionale Sanità e i direttori delle strutture dell'Aou di Sassari. In evidenza la richiesta di un maggior dialogo con il territorio, la distribuzione delle risorse e la realizzazione del nuovo ospedaleSassari 19 settembre 2024 - La difficoltà di
dialogare con il territorio, la necessità di
ridistribuire le risorse in maniera equa tra Nord e Sud della Sardegna,
finanziare la sanità territoriale per far funzionare al meglio le specialistiche a basso impatto. E ancora, la
creazione di un nuovo ospedale come obiettivo forte della governance dell'Università di Sassari. Sono state queste le maggiori segnalazioni emerse martedì pomeriggio nell'aula magna del complesso biomedico, che ha ospitato l'incontro tra commissione regionale sanità e i direttori delle strutture dell'
Aou di Sassari.
L'incontro ha rappresentato il momento conclusivo della visita dei componenti dell'organismo regionale, martedì a Sassari per un sopralluogo - effettuato nella mattinata - nei reparti ospedalieri dell'Azienda ospedaliero universitaria.
«Siamo onorati della vostra presenza - ha detto
Antonio Lorenzo Spano, direttore dell'Aou di Sassari, nell'aprire l'incontro pomeridiano - perché questa è stata un'occasione per farvi conoscere quelle che sono le nostre eccellenze ma anche alcune delle criticità che vivono le nostre strutture, dal punto di vista della dotazione organica e logistica».
«Siamo qui per conoscere le esigenze di questo hub - ha detto
Carla Fundoni, presidente della sesta commissione della Regione Sardegna - uno dei più grandi della nostra Isola. Un'occasione per noi di approfondire le problematiche dei vari territori. La Sanità è di tutti - ha detto ancora - e per questo siamo impegnati nella tutela di un sistema sanitario pubblico che funzioni: che dia la giusta formazione ai nostri medici e che garantisca ai pazienti strutture di eccellenza».
Su questo aspetto il rettore di
Uniss,
Gavino Mariotti ha voluto rimarcare la posizione dell'Ateneo turritano: «Vogliamo la realizzazione di un nuovo ospedale - ha detto - che possa chiamarsi davvero tale, perché l'operato dei nostri colleghi si moltiplichi in efficacia ed efficienza e perché con gli investimenti tecnologici attiri nuovi giovani medici».
A portare subito l'attenzione della Commissione sulle problematiche di un maggior dialogo con il territorio che possa rafforzare l'assistenza ai cittadini e la ridistribuzione delle risorse è stato
Francesco Cudoni, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza nonché della Traumatologia del Santissima Annunziata.
Il Nord Sardegna, l'area di riferimento dell'Aou, secondo alcuni dati forniti dallo stesso professionista, ha fatto registrare il 70% delle presenze turistiche, è l'area con il maggior numero di chilometri di strade. A questi si aggiunge un elevato numero di accessi dei pazienti in Pronto soccorso attraverso il trasporto del 118 (40% contro un 25% circa a livello nazionale). Dati che devono fare pensare alla necessità di finanziare al più presto la sanità territoriale, compresi gli ospedali spoke.
Gli ha fatto eco il direttore del Pronto soccorso,
Paolo Pinna Parapiglia, che ha ricordato l'altissimo numero di accessi che ha registrato la sua struttura (superati i 5 mila accessi mensili), unica di un grande hub del territorio che è anche il solo presente nel centro Nord Sardegna.
Sulla stessa linea il direttore del dipartimento di area Medica,
Luigi Cugia, che ha ricordato come i reparti internistici trovino grande difficoltà nelle dimissioni di una certa parte di pazienti che, in attesa di essere inseriti in
Rsa, non trovano una risposta nel breve periodo. Una situazione che porta a un sovraffollamento dei reparti, con ricoveri in letti aggiuntivi che diventano anche impropri. Situazione che, ha aggiunto il professore
Paolo Castiglia direttore del presidio ospedaliero, può provocare anche infezioni ospedaliere correlate all'assistenza.
Alcuni direttori di struttura hanno ricordato, poi, come siano tanti anche i medici che non scelgono più alcune specialistiche, altri che invece lasciano le strutture ospedaliere perché non trovano incentivi adeguati o per i troppi carichi di lavoro.
Da segnalare l'intervento anche del direttore della Neuroriabilitazione e Riabilitazione Funzionale,
Gildo Motroni, che ha sottolineato la necessità di dare compimento al progetto del reparto di riabilitazione e di pianificare soluzioni condivise con il territorio per tante problematiche croniche in particolare di tante donne operate al seno che oggi trovano una risposta principalmente nell’ospedale. Quindi l'intervento di
Alessandra Sanna, direttrice della struttura Stroke Unit, che ha sottolineato quanto sia indispensabile creare una rete regionale organizzata per la gestione degli ictus per ottimizzare le risorse dell’unica Stroke Unit di secondo livello attiva h24 nel Nord-Centro Sardegna e ancora aumentare i posti letto al momento insufficienti rispetto alle necessità del territorio.
Da parte degli
operatori della sanità ospedaliera sassarese, inoltre, è emersa la richiesta verso la Regione di avviare tavoli tematici sulle varie patologie e specialistiche che riguardano il Nord Sardegna.
I dirigenti medici della
Neuropsichiatria infantile, inoltre, hanno richiamato una maggiore attenzione sulle problematiche relative alle patologie dei giovani. Una situazione che deve portare a ripensare la Neuropsichiatria infantile con i bisogni veri correlati a una società che cambia.
Si sono succeduti quindi gli interventi di
Alberto Porcu, Maria Antonia Chessa, Carlo Doria, Francesco Bussu, Fausta Pileri, Marco Mannazzu, Pietro Manca, Angela Spanu, Alessandro Fancellu, Emilio Trignano, Paolo Solla.
I rappresentanti sindacali, infine, hanno fatto cenno alle necessità di rivedere la gestione dei fondi contrattuali e delle dotazioni organiche.
Per la direzione aziendale hanno partecipato anche la direttrice sanitaria
Lucia Mameli e la direttrice amministrativa
Dolores Soddu.
Per la commissione ha preso la parola prima della chiusura il consigliere regionale
Peru. Dell'organismo consiliare regionale erano presenti anche anche i consiglieri
Agus, Canu, Ciusa, Cozzolino, Loi, Meloni e Serra, quindi i consiglieri del territorio
Salaris e Masala.
Andrea Bazzoni