Ripensare la gestione dello scompenso cardiaco

Stetoscopio_Ecg_cuore - Libera da Pixabay

A Sassari il corso “Innova HF – Dall’innovazione terapeutica all’innovazione organizzativa dell’insufficienza cardiaca”. Oggi esperti a confronto al settimo piano del Santissima Annunziata


Sassari, 29 novembre 2024 – Lo scompenso cardiaco, una patologia che in Italia colpisce circa un milione di persone, rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione tra gli over 65, con un forte impatto sul sistema sanitario e sulla qualità della vita dei pazienti. Per affrontare questa complessa emergenza, oggi 29 novembre, nella sala conferenze del Santissima Annunziata a Sassari, si terrà il corso “Innova HF – Dall’innovazione terapeutica all’innovazione organizzativa dell’insufficienza cardiaca”, organizzato con il supporto della Direzione Generale dell’Aou di Sassari.

L’evento, che si svolgerà dalle 14,30 alle 19,30, è un’occasione per medici e specialisti di aggiornarsi sulle più recenti innovazioni scientifiche e discutere nuovi modelli organizzativi. Lo scompenso cardiaco richiede un approccio integrato e multidisciplinare per migliorare la qualità della vita dei pazienti, ridurre i costi sanitari e ottimizzare i percorsi di cura.

Del comitato scientifico fanno parte Carlo Tomassini, della direzione scientifica di Motore Sanità, e il professor Gavino Casu, direttore della Cardiologia Clinica e Interventistica dell’Aou di Sassari

Il corso si aprirà con i saluti istituzionali del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano, e proseguirà con sessioni tematiche che esploreranno sia le evidenze scientifiche che le soluzioni pratiche. Gavino Casu illustrerà i progressi nella gestione terapeutica dello scompenso cardiaco; Antonella Canu, cardiologa, si concentrerà sull’importanza della diagnosi precoce e del corretto percorso assistenziale; Giuseppe Damiano Sanna, cardiologo, approfondirà l’efficacia degli inibitori SGLT2; infine, Pier Sergio Saba analizzerà il ruolo del vericiguat nei casi di peggioramento della patologia.

La seconda parte del corso, moderata da Tomassini e Casu, sarà interattiva, con un confronto sulle peculiarità regionali e soluzioni per migliorare il percorso dei pazienti, mentre la terza parte approfondirà l’integrazione multiprofessionale e l’uso delle tecnologie a supporto dei pazienti polipatologici.



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