La mobilità sostenibilePer
mobilità sostenibile si intende
la capacità di soddisfare i bisogni della società di muoversi liberamente, di accedere, di comunicare, di commerciare e stabilire relazioni senza sacrificare altri valori umani ed ecologici essenziali, oggi e in futuro.
Nelle differenti declinazioni attualmente attribuite al concetto di mobilità sostenibile, si riconoscono alcuni principi fondanti della mobilità:
• Considerare l’utente, la persona, al centro di un sistema di trasporti sostenibile;
• Investire sul Trasporto Pubblico Locale (TPL);
• Introdurre la figura del Mobility Manager;
• Incentivare servizi di car sharing, car pooling e più in generale, di soluzioni di mobilità alternativa;
• Disincentivare l’utilizzo del veicolo a motore;
• Efficientare le infrastrutture esistenti;
• Promuovere iniziative di educazione stradale e di campagne di sensibilizzazione per indirizzare i
cittadini all’uso sempre più limitato dei mezzi privati.
LA DOMANDA DI MOBILITA’ IN ITALIAIl 20° Rapporto sulla mobilità degli italiani dell’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per il Trasporti
(ISFORT, novembre 2023) riporta, nell’ambito dell’analisi delle motivazioni della mobilità, che circa
il 45% della domanda di mobilità è giustificata da attività individuali primarie,
lavoro e studio. Una percentuale significativa della domanda, che si attesta comunque lontana dalla soglia della maggioranza assoluta. Il restante 65% degli spostamenti è generato da motivazioni di natura sociale, connesse alle variegate ragioni della gestione familiare, attività sportive e culturali, tempo libero.
Ulteriori indicatori-chiave confermano invece il baricentro della mobilità locale:
• Gli spostamenti dentro il perimetro urbano incidono per i due terzi del totale (erano arrivati a tre quarti durante la Pandemia);
• Gli spostamenti di breve durata, entro i 15 min., sono oltre la metà del totale, e ad essi si aggiunge un ulteriore 30% nella fascia 15 – 30 min.
A determinare il modello e la tendenza della domanda attuale di trasporto, non è la nicchia dei lunghi viaggi, pochi ed effettuati da pochi, ma la ripetizione e la densità degli spostamenti, il muoversi continuo, diffuso e ripetuto, le “escursioni” di breve e brevissimo raggio e durata, le nuove e innovative esigenze quotidiane delle persone che determinano una dinamica evolutiva degli spostamenti.
Infine, tra i tanti punti fermi sullo stile della mobilità degli italiani, ce n’è uno dominante per rilevanza e per dimensioni dei numeri: la centralità incontrastata dell’automobile nella scelta dei mezzi di trasporto. La quota modale dei
mezzi privati motorizzati si attesta in media al 70% dei viaggi e all’80% dei passeggeri.
Emerge in questi ultimi anni il principio del
“diritto alla mobilità” non propriamente quale matrice giuridica, ma espressione di origine
sociologica e ambientale: nei contesti urbani emerge l’esigenza di l’assetto territoriale e la viabilità delle città all’attuale e incontrollato fenomeno della diffusione delle autovetture. Il traffico inoltre è una delle principali cause dell’inquinamento urbano e rappresenta, altresì, un ostacolo a quella velocità di spostamenti che l’utilizzo dei veicoli a motore dovrebbe servire.
IL MOBILITY MANAGEMENTIl Mobility Managemet rappresenta un approccio orientato alla
gestione della domanda di mobilità, che sviluppa e implementa strategie volte ad assicurare la mobilità delle persone ed il trasporto delle merci in modo efficiente, con riguardo a scopi sociali, ambientali e di risparmio energetico. Anziché proporre il potenziamento dell’offerta, che normalmente richiede investi notevoli e tempi di realizzazione lunghi, il
mobility manager si concentra sul
comportamento degli utenti e sulla
domanda di trasporto a livello aggregato, in modo da individuare e dimensionare le possibili azioni applicabili in ciascuna impresa, migliorando la mobilità dei lavoratori stessi. Obiettivo principale del mobility manager sono dunque:
ridurre l’uso delle auto private, aumentare l’uso del trasporto collettivo e dei “modi sostenibili”, ridurre il livello di inquinamento atmosferico, introdurre servizi innovativi per la mobilità e individuare nuove nicchie di mercato per esercenti pubblici e privati.
La disciplina del mobility management è, pertanto, orientata a riconoscere maggiore centralità alle politiche di governo della domanda puntando su soluzioni attuabili a breve termine.
L’obiettivo è coinvolgere le aziende ed i lavoratori nell’individuazione di soluzioni alternative all’utilizzo del veicolo privato, ottimizzando gli spostamenti sistematici casa-lavoro dei dipendenti, introducendo nuove forme di mobilità ambientalmente sostenibili, per far fronte alle problematiche attuali di inquinamento atmosferico e congestione del traffico veicolare.
I benefici ed i vantaggi derivanti dalle azioni di mobility management sono molteplici: per il singolo
dipendente, in termini di tempo, costi e comfort; per
l’azienda, in termini economici e/o di produttività; per la
collettività, in termini di contenimento dei costi sociali. Evidenziare i vantaggi anche riferiti al singolo dipendente costituisce un elemento chiave da spendere nel corso della campagna informativa, per esplicitare i benefici dell’iniziativa e stimolare la collaborazione e l’adesione dei dipendenti. Sintetizziamo infatti:
Vantaggi per il dipendente• Minori costi di trasporto;
• Riduzione dei tempi di spostamento;
• Possibilità di premi economici;
• Riduzione dei rischi di incidenti in itinere;
• Maggiore regolarità nei tempi di spostamento;
• Minore stress psico fisico da traffico;
• Aumento delle facilitazioni e dei servizi per coloro che già utilizzano modi alternativi;
• Maggiore socializzazione tra colleghi.
Vantaggi per l’Azienda• Maggiore accessibilità all’Azienda;
• Riduzione dei costi e dei problemi legati ai servizi di parcheggio;
• Migliori rapporti con gli abitanti nell’area circostante l’Azienda;
• Riduzione dei costi riguardanti il rimborso accordati sui trasporti;
• Riduzione dello stress per i dipendenti e conseguente aumento della produttività;
• Riduzione dei costi sui trasporti organizzati o pagati dall’Azienda;
• Conferimento di un’immagine dell’Azienda aperta ai problemi dell’ambiente;
• Promozione della filosofia aziendale basata sulla cooperazione.
Vantaggi per la collettività• Riduzione dell’inquinamento atmosferico;
• Benefici in termini di sicurezza;
• Riduzione della congestione stradale e dei tempi degli spostamenti.
IL MOBILITY MANAGERLa figura del Mobility Manager è stata introdotto con Decreto Interministeriale del 27/03/1998 che prevede che le Imprese e gli Enti Pubblici con più di 300 dipendenti sono tenuti ad adottare entro il 31 dicembre di ogni anno il Piano Spostamenti casa – Lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tale fine
il responsabile della mobilità aziendale.
Il Mobility Manager ha il compito di ridurre l’utilizzo della vettura privata favorendo soluzioni di trasporto alternativo con un ridotto impatto ambientale, la riduzione del traffico generato dai veicoli privati a motore, il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni inquinanti atmosferiche e acustiche, la riduzione delle emissioni di gas serra, la riduzione del traffico veicolare e l’aumento della sicurezza stradale.
Il Mobility Manager è responsabile della redazione del Piano Spostamento Casa - Lavoro mediante il quale è possibile definire, da una parte, i bisogni di mobilità dei dipendenti, dall’altra l’offerta di infrastrutture/servizi disponibile sia a livello aziendale che nell’area metropolitana di riferimento. Correlato ad esso o mediante progetti autonomi il responsabile della mobilità puo’ prevedere e attivare misure quali l’istituzione delle
navette aziendali, l’attivazione di apposite
convenzioni con i gestori dei trasporti in ambito urbano e regionale che assicurino ai dipendenti risparmi rilevanti su tariffe degli abbonamenti, la condivisione dei percorsi e degli orari veicoli tra dipendenti (
carpooling) per gli spostamenti verso il luogo di lavoro con veicoli privati.
INIZIATIVE DI MOBILITA’ SOSTENIBILE IN SANITA’Il Sistema Sanitario Nazionale sta vivendo un momento di trasformazione culturale aprendo la sfida
sull’innovazione tecnologica avanzata e ponendo al centro del sistema sanitario l’uomo nel rapporto medico-paziente con il contributo di nuove tecnologie, strumenti, dispositivi, sistemi e processi, volti a migliorare la qualità delle prestazioni e ottimizzare l’efficienza del servizio reso all’utente.
Non meno importante, nell’articolata organizzazione del sistema sanitario nazionale, il reclutamento, la gestione e la valorizzazione del capitale umano, quale fattore strategico di ogni politica aziendale nel perseguimento di obiettivi di qualità e conformità delle prestazioni sanitarie.
In quest’ottica, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, ha recepito i principi di Mobility Management, con particolare riferimento alla definizione della domanda di mobilità dei dipendenti nel compimento dei percorsi sistemici casa-lavoro, provvedendo all’istituzione della figura del Mobility Manager e adottando il relativo
piano degli spostamenti casa-lavoro (
PSCL).
Obiettivo principale, promuovere iniziative atte a
orientare i lavoratori verso stili di vita ecosostenibili, favorendo l’adozione di misure di mobilità sostenibile, mediante l’adozione di un sistema di spostamenti nei percorsi sistemici casa-lavoro
rapidi, comodi e sicuri, in grado di incidere sul
benessere organizzativo, sulla
conciliazione dei tempi casa-lavoro “work-balance” e sull’abbattimento dell’esposizione ai fattori di rischio stress lavoro correlato.
La necessità di ristorare nell’immediato i bisogni di mobilità dei lavoratori nel compimento dei percorsi casa-lavoro, oltre a rappresentare un’esigenza per i lavoratori, per i benefici che comportano sul piano sociale, economico e lavorativo, garantisce al datore di lavoro visibilità, affermazione del
welfare aziendale, incremento della produttività, accessibilità aziendale per i propri dipendenti.
In sintesi, la promozione delle iniziative di mobilità sostenibile, rappresentano un primo passo verso l’affermazione dei principi di
sostenibilità sociale, ambientale, economica ed organizzativa in sanità, dove l’accesso alle cure e la centralità della persona si armonizzano con la promozione dei percorsi di digitalizzazione e di innovazione tecnologica. La sfida è ridurre l’impatto ambientale, promuovere la cultura della sostenibilità per affermare il concetto di salute, migliorare la qualità della vita delle persone, attraverso la capacità di un’organizzazione di mantenere il più elevato grado di benessere fisico psicologico e sociale degli operatori sanitari.
Alcuni documenti utili:
Piano spostamenti casa lavoro (PSCL)Linee guida redazione PSCLIstituzione Mobility Manager Aziendale_delibera n.621 del 28.07.2022Riferimenti normativi istituzione della figura del Mobility ManagerLink utile:
Consulta la pagina sul sito SardegnaSalute