Evento Formativo: LA SUPERVISIONE COME MODELLO DI CRESCITA DEL TERAPEUTA NEL LAVORO CON IL LUTTO NEL CONTESTO OSPEDALIERO
“LA SUPERVISIONE COME MODELLO DI CRESCITA DEL TERAPEUTA NEL LAVORO CON IL LUTTO NEL CONTESTO OSPEDALIERO”
Nella complessità di creare un modello clinico coerente con la pratica clinica ospedaliera, e da lì un criterio di supervisione, tra i tanti modelli esistenti, “comprendere le voci esistenti diventa una vera sfida ermeneutica” (S. La Rosa). Adottare il modello fenomenologico consente agli operatori di trovare uno strumento attraverso il quale tentare di unificare, nel lavoro svolto nel “qui-e-ora” della pratica clinica ospedaliera, l’unicità delle voci nel tentativo, sempre più difficoltoso, di raggiungere il paziente nella frammentarietà spazio-temporale del contesto ospedaliero, in particolare nell’esperienza della gestione del lutto.
Il corso tenta di trovare, nella logica necessaria della supervisione per gli operatori che si occupano della salute psicologica dei pazienti, una chiave di lettura che, pur tra operatori che non hanno la medesima comprensione epistemologica, trovano coerenza ed univocità nel modo di applicare e condividere la propria responsabilità clinica nel percorso di accettazione relativo alla morte e al lutto.
Il progetto formativo si svolgerà con un approccio teorico-pratico (slides e lezioni frontali) ed esercitazioni con role playing e supervisione, sviluppato in una giornata, per max 50 operatori (medici, psicologi).
Programma[file.docx]
Iscrizione[file.docx]
Nella complessità di creare un modello clinico coerente con la pratica clinica ospedaliera, e da lì un criterio di supervisione, tra i tanti modelli esistenti, “comprendere le voci esistenti diventa una vera sfida ermeneutica” (S. La Rosa). Adottare il modello fenomenologico consente agli operatori di trovare uno strumento attraverso il quale tentare di unificare, nel lavoro svolto nel “qui-e-ora” della pratica clinica ospedaliera, l’unicità delle voci nel tentativo, sempre più difficoltoso, di raggiungere il paziente nella frammentarietà spazio-temporale del contesto ospedaliero, in particolare nell’esperienza della gestione del lutto.
Il corso tenta di trovare, nella logica necessaria della supervisione per gli operatori che si occupano della salute psicologica dei pazienti, una chiave di lettura che, pur tra operatori che non hanno la medesima comprensione epistemologica, trovano coerenza ed univocità nel modo di applicare e condividere la propria responsabilità clinica nel percorso di accettazione relativo alla morte e al lutto.
Il progetto formativo si svolgerà con un approccio teorico-pratico (slides e lezioni frontali) ed esercitazioni con role playing e supervisione, sviluppato in una giornata, per max 50 operatori (medici, psicologi).
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