A San Camillo si parla di depressione

San Camillo, Clinica, Psichiatria

Il 10 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, un incontro con la popolazione organizzato dalla Clinica Psichiatrica.

SASSARI 9 ottobre 2019 – Al centro ci saranno i temi relativi alla salute mentale, dalle patologie alle terapie e trattamenti, perché è necessario sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche. Parte da questo spirito l'(H)Open day organizzato dalla Clinica Psichiatrica dell'Aou di Sassari che il 10 ottobre, dalle ore 16 alle 18, nella biblioteca della Clinica Psichiatrica a San Camillo, incontrerà la popolazione in occasione della Giornata mondiale della salute mentale.

A organizzare la sesta edizione dell'evento è Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ogni anno coinvolge gli ospedali e i presidi con i “Bollini rosa”, tra questi anche le strutture dell'Aou di Sassari.

L'obiettivo è quello di sensibilizzare la cittadinanza, perché la salute mentale è parte integrante della salute generale, indispensabile per il funzionamento individuale e sociale. «I disturbi psichici rappresentano una percentuale elevata di tutte le disabilità – afferma la professoressa Liliana Lorettu, direttore della Clinica Psichiatrica dell'Aou di Sassari – e hanno un impatto molto pesante sia sulla quantità sia sulla qualità della vita degli individui, con gravi ripercussioni sul piano personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Portano spesso la persona verso l'isolamento e la solitudine, generano disagio, diventano patologici, vere e proprie malattie».

L'incontro, aperto alla popolazione, porta il titolo “Come vivere con la depressione” ed è rivolto a tutte le fasce di età per pazienti con depressione e per i familiari.

Tra le varie patologie, che potranno costituire anche occasione di dibattito nell'incontro organizzato a San Camillo, sono ricomprese infatti i disturbi dell'umore, la depressione e il disturbo bipolare, i disturbi d'ansia, quelli del comportamento alimentare, le dipendenze da alcol, da sostanze, da gioco d'azzardo, quindi ancora i disturbi della personalità, le psicosi, la schizofrenia.

In base ai dati a disposizione della Clinica Psichiatrica dell'Aou, nel Nord Sardegna i sintomi depressivi sono molto diffusi; si parla di dati vicino all'11,30 per cento contro il 6,6 per cento della media nazionale. La Sardegna risulta essere tra le regioni con più alti tassi di depressione e di suicidi. Si parla di 20 casi per centomila abitanti contro un 7-8 casi per centomila abitanti in Italia. La malattia mentale è, allora, un fattore di rischio per il suicidio. Ecco perché anche la campagna di quest'anno progettata da Onda dedica uno spazio di riguardo a questo fenomeno. Tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, secondo i dati Istat, è considerato la terza causa di morte.

Un ruolo fondamentale lo gioca la prevenzione primaria e la valutazione generale dello stato di salute, per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura. «I disturbi psichici, infatti, si possono curare. È importante però – afferma ancora Liliana Lorettu – una corretta diagnosi così da avviare i percorsi assistenziali e di riabilitazione che consentano di recuperare le capacità relazionali, all'interno del proprio nucleo familiare, nella società e sul lavoro. A disposizione ci deve essere personale qualificato, capace di rispondere alle esigenze del paziente, per far partire un progetto terapeutico personalizzato».

Ecco perché l'obiettivo di queste giornate è quello di sensibilizzare la popolazione. «Dobbiamo far capire che questi disturbi – conclude Liliana Lorettu – sono patologie che possono essere curate. La soluzione c'è, è a portata di mano e può migliorare la qualità della vita».