«E' il momento di fare la scelta giusta»

cappella San Pietro
Pubblichiamo il pensiero del cappellano ospedaliero don Paolo Mulas che in questo momento di difficoltà condivide un pensiero del vescovo don Tonino Bello.

SASSARI 21 marzo 2020 - Riceviamo e, con piacere, pubblichiamo il pensiero di uno dei nostri cappellani ospedalieri, don Paolo Mulas, che ci richiama a mettere da parte ogni nostro egoismo, i nostri interessi personali. Il sacerdote, in queste ore di grande apprensione e difficoltà, condivide con noi le parole di don Tonino Bello, vescovo cattolico, morto nel 1993, che nella sua attività pose particolare attenzione agli ultimi. A lui è attribuita la definizione di "Chiesa del grembiule" con la quale il vescovo voleva indicare il bisogno di farsi umili e, allo stesso tempo, agire per rimuovere le cause dell'emarginazione.

Don Paolo Mulas
«In questi giorni di deserto che sto vivendo nella mia stanza/ufficio in ospedale e, in modo particolare, oggi nel silenzio assordante della terapia intensiva ho sperimentato forte la sofferenza della solitudine e l'inquietudine della fede che deriva dal dubbio e dall'incertezza.
«Ma voglio condividere con voi queste parole di don Tonino Bello che ci ricorda quanto la forza per affrontare il cammino verso la croce stia nell'affrontarlo assieme, ma con delle regole condivise da tutti. Diciamo basta al nostro egoismo, basta ai nostri interessi personali, come se questa fosse una storia che non riguardasse tutti. Andiamo avanti con coraggio e tutti insieme! Ora non è il momento di fare gli eroi! Non è il momento di fare i codardi!
«E' il momento che tutti si prendano, nel loro piccolo, le proprie responsabilità.
«E' il momento, ora, di fare tutti la scelta giusta!»

"Sul Golgota si va in corteo, pregando,lottando, soffrendo con gli altri. Non con arrampicate solitarie, ma solidarizzando con gli altri che, proprio per avanzare insieme, si danno delle norme, dei progetti,delle regole precise, a cui bisogna sottostare da parte di tutti. Se no, si rompe il tessuto di una comunione che, una volta lacerata, richiederà tempi lunghi per pazienti ricuciture". (don Tonino Bello)